Turismo Rurale nel Salento

Chi sceglie di venire nel Salento ha diverse opportunità di scegliere il tipo di vacanza che vuole trascorrere. Chi ama affittare l’appartamento a ridosso del mare perché la gran parte del tempo a disposizione lo trascorrerà in spiaggia. Chi invece e sono sempre più numerosi, cercano l’aspetto più autentico del Salento e cioè il suo contatto con la natura e l’ambiente contadino.

Esistono strutture che cercano in modo molto professionale e semplice nello stesso tempo di coniugare turismo ricettivo con la riscoperta delle antiche usanze e la conservazione delle più particolari tradizioni, siano esse culinarie che di vita. E’ possibile trovare nel Salento, paiare (specie di trulli in pietra tipici del salento) ristrutturate con materiali poveri che hanno conservato l’originario aspetto e l’originaria funzionalità.

Anticamente costruire le paiare era necessario per diversi motivi: si doveva bonificare il terreno disponibile dalla presenza di tantissime pietre, era necessario per gran parte dell’anno trasferirsi in campagna per coltivare le verdure e dopo la raccolta delle olive si ritornava nuovamente alla casa del paese più calda e sicura. All’inizio della primavera i “macchialuri” così venivano definite le famiglie che abitavano le paiare dell’entroterra, si trasferivano nuovamente nelle paiare e la vita della piccola azienda aveva nuovamente inizio come ogni anno. Intorno alla paiara di solito si creavano una serie di servizi adiacenti e necessari per la vita della comunità: principalmente il forno per il pane, “lu mbracchiu” cucinotto che fungeva anche da sala da pranzo e dove non mancava mai un bel camino con la pignata sempre pronta, “lu caddanaro” il pollaio per le uova fresche ed all’occorrenza anche per qualche brodino.

Ecco questo stile di vita oggi è possibile ritrovare nelle strutture ricettive che hanno appunto ristrutturato allo scopo di offrire la semplicità della vita di una volta. Per questo nei vari periodi dell’anno è possibile partecipare alla raccolta ed alla spremitura delle olive, alla semina delle patate, alla piantagione delle verdure come cavoli cicorie pomodori, alla loro raccolta, alla realizzazione delle conserve dalle marmellate alle verdure in agro dolce, il tutto dormendo e vivendo in queste case in pietra o comunque monolocali adiacenti che si inseriscono perfettamente nell’ambiente circostante.